Donna usata come oggetto e donna in carriera

30.04.2014 12:33

Donna Oggetto:

Lina Merlin
La legge italiana in vigore fino ad allora prevedeva che venissero periodicamente messi in atto controlli sanitari sulle prostitute.
Questo provvedimento legislativo fu il principale dell'attività politica della parlamentare socialista, che intese seguire l'esempio dell'attivista francese ed ex prostituta Marthe Richard, sotto la cui spinta già nel 1946 erano state chiuse le case di tolleranza in Francia, e riprende i principi della Convenzione per la repressione della tratta degli esseri umani e dello sfruttamento della prostituzione.  Una prima versione del suo disegno di legge in materia di abolizione delle case chiuse in Italia, Lina Merlin lo aveva presentato nell'agosto del 1948 (anno in cui si calcola fossero attivi oltre settecento casini, con tremila donne registrate, che risulteranno ridotte a circa duemilacinquecento al momento dell'entrata in vigore della legge). Con il parere contrario dei monarchici e missini il progetto divenne legge dopo un lunghissimo iter parlamentare il 20 febbraio 1958: veniva abolita la regolamentazione statale della prostituzione e si disponevano sanzioni nei confronti dello sfruttamento della prostituzione. . A favore della legge si schierarono socialisti, comunisti, repubblicani, socialdemocratici e democristiani, mentre contrari furono liberali, radicali, missini, monarchici.

DONNA IN CARRIERA
Le donnne nell'epoca tra il 1945 e il 1960 erano pronte a difendere la loro libertà,  diventando partigiane e non lasciando combattere solo gli uomini.

“Noi Donne” (1945)
Tra tante storie “riscoperte” di giornali e riviste del passato, questa ristampa del periodico “Noi Donne” del ’45, con una documentata presentazione di Marisa Rodano, merita attenzione.
La direzione è affidata a Marina Sereni, come espressione dell’Unione Donne Italiane, Associazione che raccoglieva le donne antifasciste emigrate in Francia.
Dopo tante traversie, nel 1944, durante la Resistenza in Italia, “Noi Donne” rinasce come organo dei Gruppi di Difesa della Donna.
Ne facevano parte articoli dedicati alle lavoratrici, una parte sindacale e una riservata al movimento delle ragazze, notizie dell’Italia occupata, i problemi del carovita, dei reduci, del voto alle donne e commoventi tentativi di introdurre rubriche dedicate alla moda e alla cucina. Queste ultime due, ovviamente, risentivano della drammaticità delle condizioni di vita dell’epoca. Gli ultimi numeri di questa raccolta sono dedicati al Congresso Internazionale delle donne di Parigi (24 novembre 1945).

BOOM ECONOMICO ANNI '50

Con la rivoluzione industriale le donne hanno smesso di essere casalinghe e hanno intrapreso lavori per aiutare la famiglia.
Ad esempio con l'invenzione della televisione molte donne sono andate in tv come: Alice ed Ellen Kessler, sono una coppia di ballerine e cantanti gemelle tedesche popolari come Gemelle Kessler, particolarmente note fra gli anni cinquanta e i settanta, in Italia, Francia e in Germania. Quando ne ebbero compiuti diciotto, fuggirono dalla Germania Est. Le due gemelle poterono così iniziare la carriera vera e propria di danzatrici . Successivamente, fra il 1955 e il 1960 si esibirono al Lido di Parigi con il corpo di ballo delle Bluebell Girls di Margaret Kelly e rappresentarono nel 1959 l'allora Germania Ovest all'Eurofestival. Si trasferirono in Italia nel 1960 dove la loro carriera si è sviluppata su più fronti, dagli spettacoli leggeri teatrali, ai programmi televisivi, al cinema e al teatro .

Margherita Hack, dopo aver compiuto gli studi (senza sostenere gli esami di maturità a causa dello scoppio della seconda guerra mondiale) presso il Liceo Classico "Galileo" di Firenze, si laureò in fisica nel 1945 con una votazione di 101/110 con una tesi di astrofisica sulle Cefeidi, realizzata sempre a Firenze presso l'osservatorio Arcetri. In gioventù la Hack, oltre alla pallacanestro, praticò con successo l'atletica leggera. Fu campionessa di salto in lungo nei campionati universitari (sotto il regime fascista si chiamavano).

Rita Levi-Montalcini è stata una neurologa e senatrice a vita italiana.
Negli anni cinquanta le sue ricerche la portarono alla scoperta e all'identificazione del fattore di accrescimento della fibra nervosa , scoperta per la quale è stata insignita nel 1986 del premio nobel per la medicina.

 

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Ruolo della donna dal '45 al '60

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